martedì 6 settembre 2011

REVOCA DELLA CONCESSIONE DI VENDITA

Pubblico (sotto consenso dell’interessato) la risposta ad una mail privata inviata dal Sig. Daniele, edulcorandola dai dati sensibili.

DOMANDA: Salve dott. Pricoco, sono un concessionario di automobili che, poco tempo fa, ha ingiustamente ricevuto una comunicazione di revoca da parte della casa automobilistica (……) motivata esclusivamente sulla facoltà di recesso prevista nel contratto di concessione di vendita. Posso intraprendere un’azione legale per tutelare i miei diritti?

RISPOSTA:  Caro Sig. Daniele, il contratto di concessione di vendita rientra nell’ambito dei contratti di durata, i quali, prevedono la possibilità di recesso per la parte il cui interesse viene meno. Inoltre, come Lei stesso mi riferisce, nel contratto in questione era espressamente prevista la facoltà di recedere.  Tuttavia, ciò non toglie che, la casa automobilistica, aveva il dovere di rispettare i generali principi di correttezza e buona fede. La buona fede deve accompagnare il contratto fino al momento della sua esecuzione, e come ha affermato una recente sentenza della Cassazione, anno 2009 n.20106: ciascuna delle parti del rapporto obbligatorio deve agire nell’ottica di un bilanciamento degli interessi vicendevoli a prescindere dall’esistenza di specifici obblighi contrattuali o di norme specifiche. Detto ciò, mi sento di poter affermare che, la casa automobilistica, non può abusare del diritto riconosciutogli dal contratto. Dunque, ciò che mi preme capire, e a tal proposito avrei bisogno di ulteriori informazioni, è se la casa automobilistica (….) nell’esercitare la sua facoltà di recesso, abbia rispettato i principi di correttezza e buona fede oppure abbia esercitato un abuso di diritto. Ad ogni modo, e in attesa di Sue ulteriori delucidazioni, mi sembra di poter trarre un dato certo: i suoi interessi non sono stati presi nella dovuta considerazione e, dunque, sembrerebbe che il comportamento della casa automobilistica (….) sia avvenuto in violazione delle regole di buona fede, tenendo anche conto del fatto che Lei è in una posizione di debolezza contrattuale. Pertanto, le invierò una successiva mail dove spero poter ottenere alcuni chiarimenti sulla vicenda in modo tale da capire se ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento danni per anticipata ed ingiustificata risoluzione contrattuale.

Distinti Saluti

Dott. Pricoco Alberto

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